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Veracruz
Veracruz è una delle più grandi città portuali del Messico. Si trova nello stato omonimo affacciato sullo spettacolare Golfo del Messico. L’area metropolitana è la più grande della zona costiera, essa si snoda in 241 km2 (comprende anche le comunità isolate di Valente Diaz e Las Amapolas) riuscendo ad ospitare nel proprio comune più di 500 mila abitanti (secondo il censimento del 2005).
Proprio per la sua fama di grande città portuale è spesso definita Puerta de Veracruz proprio per distinguerla dallo stato; è oltretutto conosciuta come “città quattro volte eroica” per aver resistito in passato a varie invasioni: due dalla Francia (durante l’intervento francese in Messico) e due dagli Stati Uniti d’America (ricordiamo il terribile assedio degli statunitensi nel 1914).
Tornando un po’ in dietro nel tempo sappiamo che la città e l’omonimo stato di Veracruz erano occupati dalla civiltà Olmec tra il 1400 e il 400 a.C.. Molto complicate le rilevazioni storiche da questa data fino all’arrivo degli spagnoli. Il porto di Veracruz venne fondato proprio da Hernan Cortes dopo essere sbarcato nel territorio odierno di Tabasco nel 1519. Il primo nome che le venne dato fu La Villa Rica de la Vera Cruz, ovvero “La ricca città della Vera Croce” proprio in onore dell’importante funzione che svolgeva per il regno di Spagna. Veracruz era il principale porto del Messico per il trasporto merci come l’argento e spezie, tanto che intorno all’epoca coloniale (1600-1700) venne depredato più volte dai pirati che si aggiravano indisturbati per il mar dei caraibi. Successivamente come abbiamo già accennato Veracruz venne assediata più volte da francesi e da americani, ma resistendo, oggi è divenuta una delle maggior città che si affacciano sul Golfo del Messico.
Oggi per l’appunto la città ospita più di 500 mila persone oltretutto di diverse etnie: vivono circa il 60% di messicani, 15% di afro-americani, 15% di indiani e il restante si divide in altre varie etnie tra cui anche moltissimi immigrati mediorientali e europei.
Geografia e Clima
Il Messico, più precisamente Stati Uniti del Messico, è una confederazione che si sviluppa per circa 1.965 km2 di superficie (comprese le isole), per questo motivo è classificato come il quattordicesimo stato più esteso al mondo. Lo stato del Centro America confina a nord con gli Stati Uniti d’America, a Sud con il Guatemala e il Belize, mentre ad est e ad ovest rispettivamente con il Golfo del Messico (Oceano Atlantico) e l’Oceano Pacifico.
Il territorio è pressoché montuoso e moltissimi picchi superano i 5000 metri.
Tra le cime più alte ricordiamo quella del Pico de Orizaba con i suoi 5.700 metri appartenente alla grande Fascia Vulcanica Trasversale; le altre catene montuose che si snodano in Messico sono: la Sierra Madre Occidentale, La Sierra Madre Orientale e l’ Altopiano Centrale del Messico. Tra le catene montuose si incontrano anche numerosissimi vulcani attivi, il più importante El Chichonal nello stato di Chiapas, ma anche il Tacanà, il Paricutin, El Jorullo, Il Volcàn de San Andrés, il Villalobos…
Dal punto di vista idrologico, i bacini del Messico si possono raggruppare in tre diversi tipi: uno che versa nell’oceano Pacifico, un altro nel Golfo del Messico e infine un bacino interno. Il fiume più importante è il Rio Grande, lungo ben 3.034 km, che si trova al confine con gli USA sfociando nel Golfo del Messico. Tra gli altri corsi d’acqua che si infilano nel Golfo del Messico ricordiamo l’Usumacinta (segna la frontiera con il Guatemala), il Grijalva e il Pànuco (nella valle del Messico). Strano a dirsi ma nell’entroterra Messicano sono presenti numerosissime lagune e laghi. Il più grande è il lago di Chapala anche se la sua portata è alquanto ridotta ed è a rischio di estinzione, tra gli altri piccoli bacini sottolineamo anche il Lago Patzcuaro, il Lago Zirahuén e il Lago Cuitzeo.
Per quanto riguarda le isole, lo stato federale ne conta a centinaia, che si distribuiscono tra l’Oceano Atlantico e il Pacifico in una superficie totale di 5.073 km2.. Tra le più rilevanti ricordiamo l’arcipelago delle Revillagigedo, le isole Guadalupe, le isole Marias, le isole di Ciudad del Carmen e quella di Cozumel.
Per tutti gli appassionati di viaggio sarà però particolarmente interessante avere dettagliate informazioni sul clima. Il Messico presenta, purtroppo o per fortuna, una grande diversità climatica; questo dipende per lo più dalla sua posizione geografica, nel pieno del Tropico del Cancro. Il parallelo separa il paese in una regione tropicale e una temperata, quindi è chiaro che siamo di fronte a due tipi di clima, anche se in questi hanno particolare influenza gli effetti delle correnti oceaniche.
Sulle cime, come abbiamo già detto, molto alte, il clima è freddo; prendiamo in esempio lo stato del Chihuahua dove si registrano spesso i -20°C. Completamente opposti in quanto a temperatura gi stati che si trovano lungo il tropico, come quello che viene occupato dal deserto di Sonora dove molto spesso si toccano i 45°C.
Nella zona costiera il clima è caldo e piovoso, soprattutto nelle pianure che si affacciano sul Golfo del Messico e quelle del Pacifico, le temperature nell’arco dell’anno variano tra i 15,6°C e i 40°C. In ogni modo la temperatura media del paese è di circa 19-20°C, quindi per i turisti italiani non dovrebbero esserci problemi di tollerabilità.